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Due film, due risultati diversi e un libro

Quando in tv non fanno nulla, con la mamma guardiamo qualche film che scelgo (sempre io) in una delle tre piattaforme di streaming che ho a disposizione.
Spesso sono film buoni, o al limite normali, ma alle volte capita di beccare quello proprio brutto. Più raramente invece film belli, o che almeno sono piaciuti molto a una di noi due.

Qualche giorno fa abbiamo guardato Padrenostro, ieri abbiamo guardato The guilty.

Questi due film non potrebbero essere più diversi!
Il primo è un film praticamente muto per una buona mezz’ora, poi iniziano a parlare ma non sono mai dialoghi, cioè non è che uno parla, gli rispondono, parla ancora… Qui, uno parla e di rado qualcuno parla dopo di lui. Le interazioni sono pochissime!
Poi il film prosegue per un’altra ora e mezza dove iniziano per fortuna a parlare ma mai sti gran dialoghi.
La storia tutto sommato non è peggio di molte altre dove sono presentati eventi di una storia italiana di attentati, anche se è più concentrata sulla mente del bambino, di fatto il personaggio principale.

Il secondo è ambientato in una stanza, con un solo personaggio principale visibile, che è un operatore di un centralino della polizia, e che si trova a dover gestire un rapimento.
Lo si potrebbe quasi definire un film radiofonico, e non solo perché non ti mette davanti lo scorrere degli eventi e te li devi immaginare; anche perché è letteralmente fatto da questo operatore, in una stanza, con le cuffie e solo i telefoni a disposizione!
Messo così: zero scene, un solo attore e poi solo voci fuori campo, potrebbe sembrare la ricetta per un film soporifero o di infima categoria e invece ci ha tenuto sveglie e, cosa che direi incredibile viste le premesse, a me è piaciuto un sacco!

*_*_*_*_*_*_ ATTENZIONE SPOILER _*_*_*_*_*_*
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A me il colpo di scena, quello che ribalta tutto e che ti fa risistemare sulla poltrona per seguire gli eventi, ha ricordato molto i due libri che ho letto di Picoult (gialli in tribunale), dove in una pagina pensi “è stato lui, punitelo” e alla pagina dopo “no, non è stato lui, non può essere!” e a quella ancora dopo “eh ma allora è stato lui però è pienamente giustificato e quasi lo capisco, non potete accusarlo”. Un continuo, per ogni singola pagina dei suoi libri e il film è stato più o meno così.
Il colpo di scena ha ribaltato le prospettive.

*_*_*_*_*_*_ FINE SPOILER _*_*_*_*_*_*

Questo per dire che, per una volta, un film che non dava molte speranze si è dimostrato interessante, mentre un film che apparentemente sembrava normale, in realtà normale non era nemmeno molto interessante. Forse troppo “mentale” per una come me che preferisce la sostanza alla filosofia.