stilografiche

Sara e la tecnologia. Puntata 375639

Non si potrà mai sapere come sono andate le cose e se ho ragione io o se invece è giusto come è andata, quindi potete anche non credere a quello che sto per raccontare.

Però a me i dubbi restano.

E pure il chiodo fisso che non è possibile risalire a come sono andati gli eventi perché quel bastardo di browser non ha conservato la cronologia di tutte le schede che ho visitato in quelle ore!

Giornate di black friday, mia mamma mi propone, visto che ha tempo, di fare l’ordine del regalo di Natale per me. Le do il tablet e la metto sul sito di stilografiche che scelga gli inchiostri che vuole.
L’idea è poi di controllare cosa ha scelto, dare pareri se necessario sui costi/quantità e poi far partire l’ordine.
Dopo non molto passiamo assieme a sfogliare i colori che ha scelto direttamente sul PC. Parliamo, valutiamo, do consigli… ma senza impormi troppo perché è comunque un regalo.
Sono certa di aver commentato un colore così “ma lo sai che questo blu che hai trovato mi piace un sacco?”
Arriva l’ora di pranzo e c’è stato un notevole traffico di boccette che entravano e uscivano dal carrello in base a valutazioni successive (tipo che era inutile prendere una boccetta da 80ml se esisteva quella più piccola, visto che i colori erano tutti particolari), quindi devo chiudere il PC.
Lo faccio avendo l’accortezza di uscire dal browser lasciando le schede più importanti aperte, così da rimettermi subito e completare la spedizione per approfittare degli sconti che sarebbero durati solo fino alla mezzanotte.

Dopo pranzo torno al PC, mi rimetto a controllare l’ordine, faccio una o due modifiche perché ricordo di aver visto che due colori erano pressoché uguali e faccio partire. Ricontrollando (e forse anche annotando da qualche parte per dirglieli).

A Natale apro il pacco e già da subito qualcosa non quadra.
Mi ritrovo con due boccette (stessa marca,eh) di colori che hanno quasi lo stesso nome, ma che è “grigio”, quindi non mi torna tanto di aver preso addirittura 2 boccette di un colore che, si, mi piace, ma non è un colore con tante possibili sfumature e di cui, tra l’altro ho già un esemplare che mi piace parecchio.
E questa è la prima cosa che non mi quadra.
Poi, quando mi metto a riempire le penne, apro l’ultima scatolina (di quelle prese in quel momento, perché tutti non li potevo caricare) che è coi disegni blu, con l’impazienza di chi aspetta la cosa tanto sognata e… scopro che è un rosso!
Un bel rosso brillante, per carità, ma che è letteralmente la copia del rosso che già possiedo e che dubito fortemente potesse essere rimasto nel carrello finale.
Poi vado al PC, controllo sul sito e mh, in effetti i due grigi a video sembrano abbastanza diversi, ma non così tanto e mi meraviglio di aver lasciato nel carrello due “sfumature” di un colore che non amo particolarmente e del quale mi sarebbe bastato solo uno dei due.
Non pensatelo nemmeno, non sono scema! Ho controllato la corrispondenza tra quello nella scatola e il foglio coi dettagli dell’acquisto!

L’ultima stranezza mi è capitata sotto gli occhi oggi, mentre trascrivevo gli abbinamenti penna-colore: una delle bottiglie è di inchiostro particolarissimo, di quelli che si chiamano ferrogallici, e che sono quelli più simili agli inchiostri usati nel passato e che con le stilo potrebbero non andare molto d’accordo, perché adatti a intingere il pennino. (però vengono usati anche nelle stilo, ma avendo una resa cromatica particolare, rendono meglio con il pennino). L’avrò preso senza rendermene conto? L’avrò preso consapevolmente perché la mamma dopo aver saputo cosa fosse, l’ha voluto prendere? Non so se lo sapremo mai, perché non è il suo campo ed è passato troppo tempo perché si ricordi quello che ho detto.

E questo è quello che è successo!
Quindi un nuovo incredibile capitolo che andrebbe aggiunto alla pagina Sara vs Tecnologia ma che metto qui perché quella pagina è già un casino.

Eventi

Una bella giornata di facce, parole e benessere

Questo praticamente primo giorno dell’anno è stato davvero molto piacevole, pieno di facce, con tante chiacchiere e lungo a sufficienza per poter fare tutto ciò che andava fatto!

Mi sono svegliata tardi, perché anche la mamma ha dormito fino a tardi, poi ho aspettato un’amica con cui avevo appuntamento da me e abbiamo chiacchierato sicuramente più di un’ora e mezza!

Dopo pranzo, come al solito ho letto, e incredibile anche oggi senza cadere addormentata di botto e anzi, rivalutando perfino il libro che sto leggendo, che fino a un paio di giorni fa sembrava un banalotto e insipido romanzetto da adolescenti.

Mentre leggevo, la tv era, come sempre, sintonizzata sul tg regionale e ad un certo punto, alzo gli occhi e mi trovo davanti quella persona che quattro anni fa quasi esatti mi ha shackerato testa e cuore! Ma non ho beccato il servizio dall’inizio, così una volta arrivata al PC (alla fine di questa giornata) ho cercato il video per riguardarmelo bene… Non potevo certo perdermi una così inaspettata occasione di rivederlo! Mica posso laurearmi di nuovo! ;D
Ah, forse non l’ho detto, ma quest’anno ho dato un calcio alla timidezza e ho inserito il suo numero nel broadcast “capodanno subito” ovvero la lista di coloro che avrebbero ricevuto i miei auguri speciali sotto forma di filastrocca, subito. Cioè, non subito subito allo scattare della mezzanotte, perché le linee sarebbero state intasate e poteva perdersi qualche pezzo… al mattino, appena svegliata! E non potevo di certo spedire la filastrocca singolarmente a più di 15 persone, no? Mi perdonate?

Appena finito di bere il caffè, pronta per alzarmi, suonano alla porta. Poteva essere il pacco atteso ma era appena stato spedito non poteva essere… e infatti sorpresona! Erano M, suo fratello e sua mamma, assieme ad altre due persone che non conoscevo. Una era una mezza parente, l’altra una compagna di scuola di M.
Abbiamo dato loro i regali a cui mia mamma aveva giustamente pensato e abbiamo chiacchierato (un po’ traducendo) per quasi 2 ore!
Così ho scoperto che la mia sorellina acquisita sta facendo le mie stesse superiori! Speriamo riesca a trovare il binario giusto, più giusto della qui presente…

Poi finalmente è venuto il turno della tanto desiderata doccia! Una cosa che alle volte è una coccola, altre è quasi una tortura! Oggi non vedevo l’ora di togliermi di dosso una patina di… non saprei nemmeno dire cosa!
Non so bene per quale motivo ma ho la pelle del viso talmente secca e squamata che mi sento quasi in imbarazzo perché se ci metto la crema mi si unge tutto il viso, ma se non la metto mi tira tutto… Urge una visita in farmacia o in profumeria ma stavolta con roba seria non le cremine da quattro soldi che prendo di solito!

Insomma, lo avete capito, è stata una giornata di facce e benessere!

Pensieri e Riflessioni

Da una mail senza risposta

Poiché a quanto pare la mia Edvige tecnologica è andata a farsi un anno sabbatico e io spedisco mail che mai arrivano (vedi le vicende narrate in  Sara vs tecnologia  ) o che probabilmente non meritano alcun tipo di risposta, questa storiella, scritta per un sito che chiedeva storielle strane a tema natalizio, la considero di mia proprietà e ve la riporto!
Buona lettura! 
 
                                                   La porta aperta

Si era rilassata giusto un minuto, durante la pubblicità, e come sempre la stanchezza aveva preso il sopravvento e si era addormentata. Non voleva nemmeno vedere che ora fosse, spense la tv e andò dritta verso il bagno sperando di riuscire ad arrivare nel letto prima di svegliarsi completamente. Ci riuscì, non capitava sempre.
Il sogno di una nuotata tra pesci multicolore venne interrotto bruscamente da Tommaso che la stava scuotendo “Mamma, mamma svegliati c’è un signore che ti cerca!” Ancora immersa con la mente nelle placide acque di qualche paese tropicale, prese il telefono “pronto si, sono io, oh si ha risposto mio figlio, mi scusi. Certo! Mi faccia sapere l’indirizzo esatto ma non potrò essere lì prima di… 35 minuti tre quarti d’ora. Grazie, a dopo!”
“chi era mamma? Aveva una voce che faceva paura!” 
“Oh, tesoro, mi dispiace che ti sei spaventato, era il mio capo e non stava troppo bene, sarà stato per quello che ti è sembrato strano! Ora dobbiamo prepararci in fretta, ti devo portare a scuola e poi devo andare a lavorare! Su, forza, canaglia, a fare colazione!”
Esattamente come previsto, 35 minuti dopo si trovava al civico che le era stato indicato dal capo e quello che stava vedendo non le piaceva nemmeno un po’! La casa era al secondo piano di un palazzo quasi in centro città e, nonostante fosse solo il 1 dicembre, era già completamente addobbata per Natale. L’albero era addobbato e le lucine erano accese, sulla porta d’ingresso c’era una ghirlanda e alle finestre erano appesi babbi Natale di panno. Qualcosa nell’aria però non andava e il fatto che i vicini avessero chiamato la centrale, dava ulteriore credito a questa bruttissima sensazione. Fece un breve giro di tutte le stanze ma non vide nulla di strano, in quella casa sembrava vivere una sola persona e per di più parecchio avanti con l’età come dimostravano le medicine messe in ordine sul ripiano della credenza, e la presenza di un solo tris di piatti nel lavello. Però la porta era aperta e questo non prometteva nulla di buono, ecco perché avevano mandato lei. 
Stava per tornare giù dai colleghi che erano arrivati prima e che ora stavano battendo i denti appoggiati al cofano dell’auto di servizio, quando notò un dettaglio a cui non aveva fatto caso: la spina delle luci dell’albero di Natale non era inserita nella presa! Nessuna delle spine era inserita nella presa!
Eppure, l’albero era acceso come anche gli addobbi luminosi! Com’era possibile?
Provò il primo interruttore a portata di mano, una volta, due volte… Nulla. In quella casa mancava la corrente elettrica, eppure tutti gli elementi che andavano a corrente erano accesi: L’albero, il frigorifero, gli addobbi…
Si avvicinò cautamente all’albero, spostò qualche ramo per vedere meglio e quel che vide tra i rami la sconvolse non poco. 
In quel preciso istante entrò in casa una signora, evidentemente la proprietaria “Quindi lo ha visto anche lei? Io all’inizio mi ero spaventata e ho anche gridato (chissà cosa avranno pensato i miei vicini) ma poi ho capito e sono andata subito a cercare di evitare che accadesse. Lei cosa ci ha visto?”
“Io… Io… Io credo di aver appena visto il mio futuro, mio figlio… Mio figlio diventerà un astronauta, mio figlio Tommaso sarà il primo uomo a mettere piede su Marte! Ma lei cosa ha visto?”
“Vede, figliola, io oramai sono vecchia e non ho quasi più parenti in vita, almeno quelli a cui ho voluto bene in questi 90 anni, ma ho visto il mio primo e unico amore, che passava anche lui le giornate in solitudine pochi metri da qui, così sono andata a trovarlo anche se era presto, sapevo l’avrei trovato sveglio. Nella fretta ho lasciato la porta aperta, è questo che ha causato il vostro arrivo?”
“Si, signora, ma non si preoccupi, ora è tutto sistemato, ho ricevuto il più bel regalo della mia vita e non svelerò questo segreto a nessuno! Le auguro un buon Natale e piacevoli giornate assieme al suo amato”

Non so se ci sentiremo prima di capodanno, quindi AUGURI! Passate delle piacevoli feste, mangiate poco e sopratutto lavatevi spesso mani e viso specie dopo ave dato baci a destra e a manca! Vi preserva da beccarvi l’influenza!