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Ed ecco un nuovo anno

Ecco qui anche il 2023.
E’ passato troppo tempo dall’ultima volta che sono passata qui per scrivere e me ne dispiace un po’ perché non è solo da questa piccola cosa che ho capito che sto perdendomi…

Faccio un piccolo riassunto:
che sono diventata zia è abbastanza definito, che mio nipote abbia iniziato a capire chi sono, come mi chiamo e abbia iniziato a cercare la mia presenza, è una bellissima novità di questo Natale. E’ venuto nel mio letto, mi ha spupazzato di baci e di occhiate “nostre”, da sotto in su! E soprattutto ha dimostrato di capire anche la sua terza lingua e riconoscere il mio nome quando la mamma ha detto a mia sorella “desso vado a svejar la Sara” e lui è partito verso la porta della mia camera aspettando che gliela aprissero.

Ho passato il primo Natale da tre anni assieme ai soliti parenti da parte della mamma, con la zia che non è cambiata di una virgola diventando se possibile ancora più insostenibile.

Ho avuto una bronchite, o qualcosa di simile, che mi ha portata a stare così male da desiderare solo di essere portata in ospedale, ma il terrore di dover aspettare in Pronto Soccorso e quindi il terrore di prendermi il Covid, è stato così forte da sovrastare anche il bisogno di essere curata. Ho avuto tanta paura, proprio come nel 2016, solo che stavolta è andata in modo diverso.

Ho passato le notti tra Santo Stefano, Capodanno e forse oltre, dormendo in divano. Seduta. Capodanno passato a guardare una serie tv, assieme alla mamma, col papà come sempre imboscato nella cameretta.

Non ricordo se l’ho detto, ad ogni modo lo ridico, ho iniziato e sto continuando le sedute di psicoterapia. Piccoli cambiamenti stanno costellando le mie settimane e questo mi fa sperare che pian piano potrò rimettere a posto quelle cose che non stanno come vorrei.

Ho fatto in modo che per Natale i regali fossero indirizzati alla costruzione di quella che ho iniziato a chiamare Incredible Machine: un pannello solare per caricare le batterie dei device (o i powerbank) e la batteria di un ventilatorino che verrà usato per far uscire l’aria calda dalla mia camera o per far circolare l’aria del termosifone.

…ammesso che il climate change ci consenta di avere giornate con il sole vero e una temperatura abbastanza bassa da avere la necessità di accendere i termosifoni.
Da Natale, cioè da quando lo posso usare ufficialmente, non c’è stata una sola giornata di bel sole pieno! Solo umido, nebbia, nuvole tanto spesse da non vedere la minima ombra. E nel mese precedente non è andata meglio, visto che è dal 14 di dicembre che non metto il naso fuori per colpa del meteo!
Si, perché qui in casa nuova li stiamo accendendo davvero pochissimo, più che altro compensiamo con mezz’ora o un’ora al giorno di pompa di calore al giorno. Più che altro ci tocca accendere più spesso il deumidificatore, per colpa di questo tempo, che è talmente umido che fa letteralmente condensa sui pavimenti della sala.

Ho avuto un altro grosso problema di salute legato al respiro, iniziato pian piano ma andato peggiorando al punto che non riuscivo più a fare il minimo movimento “quotidiano” senza avere affanno e totale mancanza di respiro per quasi un minuto intero. Il medico è riuscito a capire cosa fosse senza la necessità di farmi fare ulteriori esami e visite (anche se me le aveva prescritte) e la cura ha iniziato a dare i primi segnali positivi dopo una settimana. Per fortuna la bronchite è arrivata quando questa condizione era già quasi del tutto risolta, altrimenti… Mi vengono i brividi a pensare a cosa sarebbe potuto accadere!

Ho acquistato altre stilografiche.
Ora ho due astucci interi con un kit di colori completo, da alternare una settimana uno, una settimana l’altro. Sono felice!

Un po’ meno felice del fatto che non riesco a ricavarmi il tempo per dedicarmi agli esercizi col pennino flessibile. Mi manca da morire questa piccola coccola della calligrafia, che in casa di là riuscivo a ricavarmi molto più spesso. Però lì bastava che andassi in cucina con un po’ di fogli e un paio di penne. Ora devo sbaraccare la scrivania, prendere l’inchiostro, i fogli, installare i pennini che poi andranno lavati… Insomma, è un po’ più macchinoso!
Ma ho proprio voglia di rimettere ordine nelle mie giornate per avere il tempo per questo.

Ho un sacco di piante bellissime che mi piacciono un sacco e non vedo l’ora di avere anche le mensole sui muri della camera così da poter dare a tutte una giusta collocazione.
Abbiamo anche dovuto comprare due serre per mettere quelle da esterno al sicuro dall’inverno! E adesso i terrazzini sono occupati da quelle invernali! Chissà dove le metteremo questa estate!

Ho fatto gli auguri di buon anno più brutti di sempre (e mi è stato fatto anche notare dalla persona più impensabile) usando una intelligenza artificiale, ma i giorni precedenti erano stati difficili e non ho avuto né tempo né la voglia di mettermi a produrre una delle mie filastrocche stupidine.
(però magari potrei rimediare…)

Ho in testa due cose importanti che dovrei/vorrei scrivere ma questa stanchezza mentale, dopo tutti questi problemi mi sta tenendo in scacco più fortemente di quanto vorrei.

Un passetto alla volta! Questa volta posso davvero dire che so di poter contare anche su altri non più solo su e stessa, per riprendere in mano tutte le cose che voglio fare. Tra le quali ci sarebbe anche il dimagrire, ma cerco di farlo senza ossessioni o frustrazioni.

Finalmente abbiamo la macchina attrezzata con la quale, pandemia permettendo, mi sento più tranquilla a uscire. Per ora usata solo due volte!

Anche quest’anno ho letto molto, almeno secondo me, arrivando a completare 26 libri. (Hanno la loro pagina, se vi interessa) E ho dormito per un tempo praticamente equivalente, visto che il sonno mi prendeva alla sprovvista sempre dopo una decina di pagine, colpa quasi esclusiva, di notti poco riposanti e poco tranquille.

Eventi · Pensieri e Riflessioni

Le storie per addormentarmi

Come ben sapete se avete letto Tecniche per dormire, quando non riesco a prendere sonno mi invento un personaggio e ci imbastisco sopra una storia, alle volte non riesco nemmeno ad iniziare a pensare ai dettagli che prendo sonno, altre volte invece le storie sono più complesse e articolate e proseguono per giorni e settimane…
Negli anni ho inventato vari personaggi, alcuni li ricordo bene, altri sono completamente dimenticati.
Non saprei dire quando ho cominciato a raccontarmi storie, di sicuro nel 2012 già lo facevo. Come faccio a saperlo?
Qualche settimana fa stavo scorrendo i file del cloud e ho ritrovato una storiella che nel 2012 avevo iniziato a scrivere e trascrivere dopo averla pensata e svolta la sera a letto. Me la ricordo bene perché mi ha accompagnato per diverse notti ma non so perché dopo aver scritto la prima parte non ho continuato, probabilmente non ero convinta dello svolgimento.
Fatto sta che appena l’ho trovata mi è venuto il desiderio di cederla per la pubblicazione sul sito per bambini e ragazzi al quale collaboro da qualche mese ormai, rispondendo a domande della rubrica scuola e della rubrica varie.
L’ho fatta vedere ed è piaciuta, ma non era conclusa, così ho cercato di completarla ma le idee erano troppe e il tempo per scriverle troppo poco, così abbiamo stabilito di farne per il momento un primo capitolo che è ora pubblicato su Il Gomitolo nella pagina dedicata alle fiabe e ai racconti dei “fili” ovvero dei partecipanti al Gomitolo, con il titolo Enrichetta e Dondo
Spero vi piaccia, e se non vi piace siete caldamente invitati a dirmelo, NON STO SCHERZANDO! Se mi sto illudendo di aver scritto qualcosa di carino vi scongiuro di farmelo sapere!

Anni fa infatti ho avuto tra le mani un gruppo di fiabe scritte da un ragazzo molto conosciuto nella associazione alla quale partecipavo ed erano tutti esaltati, esagitati per queste storie “belle, bellissime magnifiche, fanne ancora!” e ad ogni pagina dentro la mia testa l’urlo “ma siete scemi? Ma davvero volete pubblicare sto orrore?” diventava più assordante! Roba truce, piena di sofferenza (psicologica dell’autore) cupa, che non avrei letto a nessuno, figurarsi ad un bambino (volevano pubblicarlo come scrittura per l’infanzia) e sta brutta sensazione mi è rimasta addosso.
Ma non è finita qui!
All’inizio della mia esperienza su Twitter (scopro oggi essere passati già 6 anni e 5 mesi) sono stata “abbordata” da due scrittori in erba, indie si chiamano oggi, i quali sembravano molto entusiasti di farmi leggere le loro creazioni e, ingenua me, ho accettato e ho letto.
Purtroppo per loro io sono una giudice severissima e…
beh, mentre la seconda ha accettato le mie critiche costruttive principalmente sulla sintassi e l’uso di un termine troppo (e inutilmente) ricorrente, l’altro, che aveva già un piede nel self publishing (ma io non lo sapevo) mi chiede cosa ne pensassi e io considerato che era un neofita, che l’avevo beccato su Twitter, che secondo me bisognava darci una bella limata e sgrossatura, gli ho detto che non era malvagio (ovviamente sottintendevo per uno con queste caratteristiche).
Appena gli dico sta cosa si gasa e pensa d’aver scritto i Promessi sposi e mi dice tutto baldanzoso che ha pubblicato il libro in una piattaforma che permetteva il self-publishing e mi chiede di fare lì la recensione.
Io sono una persona corretta e non c’è nulla che mi faccia più imbestialire di leggere una recensione (di qualsiasi cosa) che ne declama lodi strabilianti e poi ritrovarmela piena di difetti, inefficace, inutile, brutto (in caso di libri). Così ho cercato di scrivere qualcosa di neutro, senza sbilanciarmi e senza decantare le lodi di sta cosa quasi pessima, priva di verve, con una trama mal articolata…
Mi ha ricontattato incazzato come una iena sbraitando per farmi levare la recensione che gli “causava danno d’immagine”. Indovinate un po’? Secondo voi mi sono fatta intimidire?? NAAAAAAAAAAHHH
La recensione da me non è stata toccata, però lui l’ha fatta cancellare dallo staff!!

Quindi, vi prego con tutto il cuore (che è in perfetta forma, lo dice il dottore, ha solo un soffietto innocente) di darmi una randellata su pollici se mi sto infognando nello stesso buco nero di questi due di cui ho avuto esperienza!
VI PREGO!

Cose di me · Pensieri e Riflessioni

Libri

Dicono che le donne abbiano alcune passioni alle quali non riescono a resistere:

le scarpe

le borse

I gioielli

i vestiti

a volte i cosmetici.

Io…

non posso condividere la fissazione per le scarpe perché ho i plantari

non ho quella per le borse perché ho una sola unica forma preferita che mi è funzionale

Gioielli mi piacciono ma sono sia pigra che smemorata quindi una volta messo qualcosa resta indossato per giorni e una volta levato non viene sostituito con altri

non riesco a comprare nemmeno un paio di mutande che mi stiano (bene), e in genere ho estrema difficoltà a trovare vestiti, quindi nulla da fare nemmeno su questo fronte

Essendo incapace e fondamentalmente taccagna, anche la fissa dei cosmetici non mi riguarda

…me ne sono cercata una di nicchia: colleziono libri la cui trama mi incuriosisce! E più leggo più ne trovo! Alcuni li compro subito perché magari sono in offerta ma, tanto per darvi un’idea della grandezza del problema, in questo momento ho: 4 ebook pagati, 3 ebook gratis, 2 cartacei (uno dei due mi arriverà tra qualche giorno) e 39 libri in wishlist! Trentanove!

A inizio anno avevo fatto una promessa (durata quanto una pianta di basilico) che una volta finito di leggere quelli che avevo già acquistato, non ne avrei tenuto più di 2 “da leggere”.

Quelli comperati li ho effettivamente finiti, ma appena iniziato l’ultimo, nel giro di un mesetto, ne avevo acquistati già 4! {“eh ma poi vai in vacanza e te ne servono almeno 4!” disse una vocina nella mia testa. A marzo!}

Per carità leggo tutti i giorni circa 1 oretta (se non prendo sonno) e forse leggerei anche di più se non fosse che il dopo cena è l’unico momento in cui siamo tutti assieme, quindi preferisco la TV per una pura questione affettiva, ma forse sta cosa sta prendendo una piega non tanto giusta!

-+-+-+- Aggiornamento-+-+-+-

Sono andata a prendermi il regalo di compleanno dei miei e ora ho 3 nuovi e bellissimi manuali-saggi in più!

Come si suol dire, bene ma non benissimo! ;D