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La generazione Covid-19

Sicuramente l’ho già detto che da quando l’ho scoperta, a me la sociologia delle masse piace molto. Trovo affascinante la analisi e descrizione dei comportamenti dell’uomo preso come super-organismo, al di sopra della sua unicità.

Questi mesi di pandemia, di isolamento, di paura avranno indubbiamente grandissime ripercussioni sul modo di fare, di agire, di vivere, di tutti noi e spero di riuscire a leggerne qualcosa nei prossimi anni.

Infatti, a differenza della psicologia, che si occupa delle reazioni attuali e immediate, la sociologia ha una visione più allargata e va a guardare i cambiamenti di una popolazione, quasi di decennio in decennio e ne fa venire fuori considerazioni particolari, che di solito a me piace moltissimo leggere, solo che non sono cose che appaiono nei giornali tanto di frequente, quindi è abbastanza raro che riesca ad approdare ad un articolo.

Secondo me la generazione che ha vissuto questa prima grande epidemia del 21mo secolo tra la fine delle elementari e i primi anni delle superiori sarà quella maggiormente influenzata da questo evento, ma lo si vedrà quando diventeranno adulti e metteranno su famiglia.

Secondo me sarà una generazione che vivrà molto più lentamente le giornate lavorative e quelle di svago, saranno più attenti all’uso delle cose, non solo per quanto riguarda il cibo, ma anche la tecnologia, gli abiti, i mobili, l’energia…
Non sentirà la necessità di fare vacanze in giro per il mondo, se non in occasioni speciali e sicuramente sarà più attenta alla grandezza e al comfort generale della propria casa che diventerà un nido e non più un semplice tetto sulla testa per la notte.

Ma queste sono cose abbastanza banali e quasi sicuramente vere.

Chissà come andrà davvero!