Cose di me · Eventi

Probabilità 5%

Quante volte, fino ad ora, vi è successo che un pezzetto di capello appena tagliato vi si piantasse da qualche parte sulla pelle?

Ai ragazzi probabilmente non è mai successo, ma le ragazze penso sappiano di cosa parlo perché almeno una volta hanno provato.

Ovviamente il pezzetto di capello è veramente molto corto e per questo è anche sufficientemente rigido da diventare più o meno come una scheggia. A occhio quasi non lo vedete ma appena sfiorate vedete letteralmente le stelle! Un dolore peggio di una puntura che se toccate di nuovo per capire e probabile non vi faccia male, quindi non riuscirete a capire. Se poi putacaso vi sfiorate, ecco di nuovo lo stiletto!

A volte qualche fortunata riesce a vederlo e con una pinzetta riesce a liberarsi dell’incomodo, ma non sempre si vede e si riesce a prendere.

In quel caso c’è solo da aspettare che il corpo faccia il suo lavoro spingendo fuori il corpo estraneo o con una piccola infezione o solo “a spinta”.

Bene, avete capito che questo è un evento raro, rarissimo, e direttamente collegato con un taglio di capelli da un parrucchiere.

Ebbene, siccome la mia vita mancava di divertimento e probabilmente i soliti dolori erano andati a noia anche a chi li manda, mi ha mandato un capello piantato nel collo! Nell’unico pezzo di corpo dove nessuno può arrivare!

È stato li, piantato, doloroso, atrocemente doloroso, per due mesi! Poi, chissà se per merito dei miei interventi o per merito del mio corpo, è uscito.

Oh ma mica era solo eh! Sentite un po’ dove stava l’altro e poi ditemi se non è sfiga questa!

Proprio sabato abbiamo scoperto che sotto all’unghia di un dito del piede che devo proteggere con un cotone, ce n’era un altro. Si un secondo pezzo di capello tagliato! E stava li da più di tre mesi! Bello e tranquillo piantato nel polpastrello dell’alluce che vive la sua vita con un cappello di cotone, in un calzino, in una scarpa tutti i giorni della sua vita!

Mi faceva un male cane quando facevo la pedicure ma vai a scoprire cosa potesse essere! Pensavamo fosse sensibile per via della ferita, e invece… Qualche giorno fa scopriamo che era un capello perché da una settimana non faceva più male e la mamma aveva notato che “quel segno scuro non c’è più”.

Ditemi se non è sfiga questa! 2 su un colpo, per un totale di 3 mesi

Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Il mio posticino nascosto

Questa mattina ho ricevuto un messaggio da un amico che mi avvisava che una conoscenza comune era ricoverata in ospedale.
Non ha specificato cosa sapesse di più di questo, ma io questa persona l’avevo incontrata, in ospedale (appunto) qualche tempo fa e non se la passava granché bene, quindi ho subito pensato cose brutte.

Quando dopo pranzo i pensieri hanno rallentato la loro corsa, ho ripensato a lui e mi sono ricordata che ne avevo scritto qui, così sono andata a cercare.

Era passato più tempo di quanto mi ricordassi e rileggere le mie parole mi ha fatto uno strano effetto.

Non saprei dire cosa, ma ho apprezzato questo mio posticino privato perché se fosse stato un diario vero probabilmente non le avrei ritrovate. Era quasi una carezza, un giaccone caldo quando si ha freddo…

Ora è sera e i pensieri sono di nuovo lenti e da qualche minuto mi sto chiedendo (di nuovo) come si può non temere la morte quando sai che sta per arrivare.

Non conosco le sue condizioni, e potrebbe essere tutt’altro perché magari ha superato il problema di salute che stava affrontando! In fin dei conti è passato un anno da quando l’ho incontrato!
Ma è un pensiero e i pensieri non si possono comandare.

Cerco di dirmi che, come sempre succede, non sai di avere la forza fintanto che non ti succede di dover superare i tuoi limiti… ma vi posso assicurare che sto facendo molta fatica. E nemmeno pensando a lui riesco a non pensare a questa cosa.

C’è però un fatto che mi conforta, ora per lui e nel futuro per me, e di cui sono venuta a conoscenza per due volte negli ultimi anni, e cioè che nel mio ospedale la terapia del dolore viene garantita ed è consuetudine per chi sta aspettando di passare da questo mondo.

Spero che il mio alert non mi porti brutte notizie.