Piante

Piccole ma dirompenti felicità

Quest’anno va così, quest’anno sono le piante a darmi quella gioia quotidiana, quella felicità che riempie quasi le giornate a pensare, progettare, scoprire, studiare qualcosa per poi provare a metterla in pratica.

Ho iniziato qualche mese fa mettendo varie piante in coltivazione semi idroponica, comprandomi quel substrato speciale fatto di argilla, e adesso sto continuando con l’altro mio grandissimo desiderio di avere delle orchidee.

Che piante meravigliose! Che belle!

Ne ho avute per anni nell’altra casa, e sebbene l’unico posto in cui potevano stare non fosse perfetto, ero riuscita a farle rifiorire spesso, ovviamente dopo i primi insuccessi!

All’epoca, però, ad un certo punto mi ero stufata perché, come spesso succede nella mia famiglia, essendo io una persona difficile a cui far regali, continuavano a regalarmene, sempre phal, e non sapevo più dove metterle (visto che spesso sopravvivevano anche!) e tutto questo ingombro non mi consentiva di decidere io cosa avere, quindi le ho lasciate un po’ al loro destino, ma adesso ho preso tutti in contropiede e, visto che è adesso la stagione giusta per adottarle, me le sono prese da sola!

E così, nel giro di pochissimo sono diventata mamma di una mini phal (Phalaenopsis) rosa, di una phal malva e di un Oncidium variegato giallo e sono gasatissima!
Non vedo l’ora che che mi dimostrino qualcosa che sia dipendente dalle mie attenzioni e cura! Sono una donna felice e pazza di gioia, soddisfatta!

In realtà la mini phal rosa me la sono fatta prendere al supermercato perché l’idea era di farne un esperimento mettendola nel Seramis in semi idroponica e appena ha perso tutti i fiori (un po’ troppo precocemente perché purtroppo era stata sopra al PC caldissimo per più giorni del previsto e si è sciupata in fretta) ho fatto la conversione. Sta benissimo, ha delle radici grosse e verdi che sono una gioia per gli occhi.
L’ho lasciata nel suo micro vaso che ho liberato dallo sfagno e ho riempito col Seramis e un piccolo nastrino di cotone affinché possa prendersi l’acqua dal fondo del vasetto Bormioli nel quale l’ho inserita.
Mi sento euforica per questo successo e da due giorni me la guardo con ammirazione in uno stato di felicità scemotta che mi ricorda un tizio della pubblicità del tachiflu dec di 11 anni fa che annusa il sufflé!

L’altra phal è in realtà un regalo di compleanno che avevo promesso a mia sorella che mi sarei presa a suo nome, quindi non ci farò nessun esperimento, ma è talmente bella e talmente in tinta con la camera, che sembra quasi un oggetto d’arredamento.
A circa mezz’ora da qui c’è una grande serra, dove anni fa avevo trovato orchidee bellissime e particolari, così avevo chiesto di essere accompagnata fin lì anche se è fuori da ogni percorso abituale, per potermi fare questo regalo, perché adesso con la macchina nuova ho molta più libertà di uscire (pandemia permettendo, ovviamente!).
Purtroppo non ho avuto la fortuna che speravo e ho dovuto accontentarmi di una phal, ma sono felice ugualmente perché il colore è bellissimo e sono sicura che saprò prendermene cura meglio di quanto potevo fare nella casa vecchia.

La passione per le orchidee, come dicevo, ha radici lontane e, non avendo un posto adatto, non ho mai preso quelle specie un po’ insolite, ma adesso, complici le mensole, la camera che è luminosa e sempre calda, questa passione è tornata dirompente e non ho resistito. Non avendo più trovato al mercato la pianta che desideravo e avendola vista sul sito di un negozio di bricolage, ho letteralmente spedito la mamma a prenderla!
Tanta era la voglia che quando mi ha mandato le foto, le ho guardate, ho visto che era gialla e che non era il fiore delle phal e lo ho detto di prenderla. Piccolo problema: non era l’Oncidium che pensavo di prendere, ma una Cambria! XD
Ma è talmente bella ugualmente che non sono per nulla delusa!
Non importa, è bellissima, mi piace tantissimo e sarà una bella sfida mantenerla!

Questa faccenda delle piante mi sta eccitando e gasando talmente tanto che, non dico ogni volta, non dico che lo faccio anche ad alta voce, perché sennò mi prendete per pazza, però ecco…
molto spesso, quando rientro in camera dopo essere andata via, le saluto “ciao piantine!” Sono pazza? Forse si! Ma sono una pazza perché è felice

Cose di me · Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Confucio o Aristotele?

Come è scritto in un saggio che sto leggendo sullo scrivere bene, è sempre cosa buona cercare le fonti quando si deve citare qualcosa.
Io l’ho fatto ma non sono riuscita a capire se questa massima sia di Confucio o di Aristotele e per di più io credevo fosse in proverbio buddista!
In realtà le versioni simili sono due:

Se c’è soluzione perché ti preoccupi? se non c’è soluzione perché ti preoccupi?
Se c’è rimedio perché ti arrabbi? se non c’è rimedio perché ti arrabbi?

Mi è tornata in mente perché è da molti anni che la conosco e l’ho fatta subito mia, cercando di aggrapparmi e di farne il mio modo di vivere, specie in quei momenti in cui lo sconforto prende il sopravvento, assieme alla sempre valida ma revisionata:

comportati con gli altri come vorresti che si comportassero con te

(revisionata perché l’originale è al negativo e trovo che sia un po’ riduttiva!)

Qualche giorno fa sono stata dall’ennesimo medico che mi ha dato l’ennesima identica diagnosi, che io non voglio accettare!
Questa volta però la mia mente ci ha ragionato su e forse la soluzione l’ho trovata ma…

Lo so, noi pazienti non dobbiamo crederci medici ma è anche vero che se un paziente ha una storia complicata è anche l’unico a poter trovare le soluzioni…
E io sono assolutamente certa, a questo punto, che la mia “diagnosi” sia corretta ma siccome le cose che mi riguardano non possono mai essere semplici e lineari: “non si può riscontrare con esami diagnostici” e l’unica soluzione esistente non può essere applicata su di me!
Bello!
Tutto bellissimo!
Vorrei solo mettermi ad urlare perché a questo punto tutto questo ha anche un colpevole e io lo conosco!

Mi faccio tenerezza da sola!!! Mi viene da piangere, un po’ per rabbia, un po’ per riconoscenza!
Io che ero terrorizzata dalle conseguenze dirette che temevo mi avrebbero precipitato in una spirale di peggioramenti, mi ritrovo a dover affrontare un danno causato da chi non ha avuto nessun ruolo nel donarmi una seconda meravigliosa vita!

Io che a questo punto ho paura dei miei stessi desideri!
Di questi desideri ne ho avuti altri, in passato, e in particolare gli ultimi, forse espressi con voce troppo alta, sono stati esauditi in un modo decisamente alternativo e questo mi fa pensare che qualcuno lassù abbia un suo personalissimo senso dell’umorismo e… come mi dico spesso (tanto ormai citazione per citazione, sto post va così!):

“stai attenta a quello che desideri e a come lo desideri, perché potresti essere esaudita in modi che nemmeno immagini!” Sara B.