Eventi · Senza una categoria

Che fatica!

Dopo aver scelto il cellulare per me praticamente come avrebbe fatto un bambino di 7 anni negli anni 60 mandato dalla madre dal panettiere con i soldi contati (“tuti sti schei de pan”), ho replicato l’emozionante avventura prendendo il cel per mia mamma.

Ne ha estremo bisogno perché il suo è pieno e lento, così ho pensato che poteva essere una bella cosa prenderglielo per i 70 anni.

Bello, direte voi! E lo direi anche io….
se le cose non fossero un filino diverse da quello che può succedere in una casa qualunque!

Perché io mica posso uscire (pazienza la pandemia, ma anche normalmente mica posso andarmene per negozi da sola!)! Quindi l’ho dovuto prendere online.
Facile: vari negozi vendono elettronica.
Problema: si, la vendono e la spediscono. Se la spediscono arriva a casa.
Se arriva a casa qualcuno deve andare a ritirarla dal corriere!
Quel qualcuno non sono io!

L’idea era di chiedere la collaborazione dei vicini, facendo giungere il pacco da loro.
Avevo concordato tutto ma il negozio di elettronica evidentemente non ha gradito il cambio di indirizzo e mi ha dato errori incomprensibili, quindi ho dovuto per forza di cose far arrivare il pacco da me.

Pacco arrivato, recuperato fortunatamente dal papà che ha la gran dote di non fare domande, e forse ero riuscita a occultarlo tra le mie robe, prima che lo vedesse la mamma.

Di nascosto poi l’ho scartato dall’imballo e ho nascosto la scatola in un cassetto.

Però, proprio mentre stavo per chiudere il cassetto dove avevo appena messo la scatola, è entrata la mamma in camera e probabilmente ha intravisto qualcosa. Confido che non sia abbastanza.

Poi, dopo aver chiesto un parere sono arrivata alla conclusione che fosse una cosa più bella farle trovare il cel pronto all’uso, quindi ho dato avvio alla operazione smartphone.

Mentre erano entrambi fuori a fare spese ho messo il cel in carica.
Sono rientrati troppo presto e il cel non era carico ed era ancora in carica.
Sono andata a recuperarlo nascondendolo sotto alla felpa incastrandolo nei pantaloni.
A quel punto ho dovuto attaccarlo al PC tramite cavo.
PC che ha una porta USB che va a manovella, quindi ho occultato il mio cel per lasciare quello attaccato al PC cercando comunque di nasconderlo.
Carica completata.
Primo passo riuscito.
Errori: 2

Poi c’è stata la parte più complessa dell’operazione, perché al primo avvio fa partire anche la procedura di trasferimento dal cel vecchio e io devo poterlo avere in mano per un po’, così chiedo in prestito il suo cel per una mezzoretta con la scusa di sistemare le foto.
Metto offline il mio cel, perché vedi mai la sfiga finisce che trasferisco il mio telefono in quello nuovo della mamma, e lo occulto lontano da me in modo da avere sulla scrivania il suo cel e un altro cel del tutto simile al mio. Un po’ nascosto.

Mi serve la pwd del suo account google! Accidenti, la cerco, non la trovo dove segno le pwd!
Idea, guardo nelle mie pwd salvate, c’è! Fiu!
Accendo il cel e inizio la procedura di avvio.
Faccio partire la app di trasferimento dati: tempo stimato 2 ore e rotti!
Vabbè magari si sbaglia, penso. Con il mio non ci ha messo così tanto ma avevo molte meno app e meno account. Penso.
Eh no, non si sbaglia, anzi, si pianta al 23%.

Fermo tutto e ricomincio. Va meglio. Però sempre due ore ci vuole, così devo agire: mi invento un fantomatico programma che dovrebbe aiutarmi a liberare la memoria del telefono ma ci sta mettendo tanto, quindi le propongo di usare il tablet (che comunque condividiamo) per giocare e guardarsi il rosario.

Operazione procede ma si fa tardi, è ora di cena, e non posso lasciare il cel abbandonato con la possibilità che venga scoperto, così arresto tutto e lo riconsegno.
Chiedo però di poter riavere il suo il giorno dopo.

Prendo il telefono nuovo, lo spengo e lo rimetto in cassetto, però stavolta non lo rimetto nella sua scatola.
Lo lascio a schermo in su in un cassetto nero e sopra ci metto la scatola. “occhio Sara, girala, così non si vede che è la scatola di un telefono”.

Passa la serata, passa la notte, passa la mattina del giorno dopo.

Il giorno dopo mi ridà il suo.
Vado a recuperare il cel dal cassetto e….
e…? e trovo la scatola col disegno del cel rivolto verso l’alto!!!
Qui il sospetto che qualcuno si sia rovinato la sorpresa è veramente forte! Che dite?
Sono un po’… delusa, forse, intristita, perché tutta la mia fatica di tenere tutto nascosto per fare la sorpresa sembra non sia servito a nulla!

Vado avanti comunque!

Stessa manfrina per nascondere il mio e cerco di occultare il nuovo mentre avviene il trasferimento dei dati.
Non è cosa da poco, devo abbandonare la scrivania e lei va a dormire sul letto che è attaccato alla scrivania! Sparpaglio carte e lo infilo nel raccoglitore delle schedine del Superenalotto.
Devo far sembrare che il PC stia lavorando sul cel, quindi lo lascio acceso.
Mangio.
Trasferimento completato. OK. Tiro un sospiro di sollievo.

Apparentemente ha trasferito tutto, anche le impostazioni, perché adesso il cel nuovo ha lo stesso sfondo del vecchio e le icone messe allo stesso modo nelle pagine della home. Spengo tutto.

Torno all’opera dopo un pisolino che pareva un sonno della notte!
Smanetto un po’ sul cel vecchio per far sembrare che ho cercato di liberare memoria: cancello un po’ di video inutili, cancello un paio di app inutilizzate e lo riconsegno. Dico che ho cercato di fare del mio meglio ma che dovrà vedere di cancellare qualche video dei più vecchi.

Torno al cel nuovo, chiudendomi in camera.
Per un errore mio ho installato qualche app inutile suggerita dalla casa produttrice, quindi cancello quelle, cancello qualche app precaricata e noto, con un certo panico che non ha trasferito i suoi giochi!

Quindi adesso dovrò prima di tutto capire quali ha nel cel, poi capire se posso trasferirli in qualche modo mantenendo i progressi e anche capire se sono compatibili con questo nuovo.
Che tra l’altro ha già aggiornato il software una volta.

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AGGIORNAMENTO:
Alla fine non ho più avuto modo e tempo di re-impossessarmi del cel per capire se potessi trasferire i giochi, quindi quella cosa è rimasta sospesa.
Quando abbiamo fatto i pacchetti per i regali al papà, ho approfittato per farmi dare un pezzo di carta per impacchettare il suo. Glielo ho proprio anche detto!
Pacchetto fatto, anche con i riccioli stavolta e ecco il colpo di genio: il sospetto che si fosse tolta la sorpresa era troppo forte così la fata malefica che alberga in me ha avuto un’altra idea geniale degna della migliore agente segreto!
Ho preso la scatola del mio telefono che è praticamente identica, cioè è alta quasi il doppio ma all’esterno è identica, e l’ho messa, capovolta, nel posto dove avevo fino a quel momento occultato il suo cel sotto alla sua scatola capovolta e il suo regalo impacchettato l’ho messo in un cassetto. Cassetto che non ha motivo di aprire perché contiene solo le mie follie stilografiche (penne, inchiostri).
Domani il gran giorno!


Pensieri e Riflessioni

Ci riuscirò?

Io ho questo enorme problema che mi assilla da sempre: non riesco ad esprimere desideri nemmeno quando vengo sollecitata a farlo, ad esempio per il compleanno.
Ed è un casino, perché sono veramente problematica per i regali: no vestiti, no orecchini e no braccialetti, no trucchi, no musica…
Insomma un casino!
Peggio di un uomo!

Ho proprio un blocco mentale, non riesco ad esprimere nessun desiderio, nemmeno il più piccolo, e non sempre è perché non ne ho nemmeno io!
Molto più spesso, anzi sempre, è per un timore profondo di dire qualcosa di troppo costoso per la persona, di metterla in condizione di sentirsi obbligata a regalarmi quello che le ho detto.
E questo vale sia per desideri effettivamente grossi*, sia per delle stupidaggini (economicamente parlando, 10 euro per un regalo di compleanno sono più che accettabili) come ad esempio quest’anno.

Questa volta ho preparato già da qualche giorno, cioè praticamente un mese prima, una lista sul “BigAm” con l’intenzione di dare il link nel caso me lo chiedessero, ma ho la sensazione che anche stavolta mi vergognerò dei miei desideri e finirà che non la darò a nessuno per non rischiare che spendano troppo per me.

*ho aspettato talmente tanto (2 anni) l’occasione e il coraggio di esprimere il desiderio di avere una collanina vista in un negozio, che alla fine non c’era più e ho dovuto accontentarmi di altro, sempre sul genere, ma non quella bellissima collana!

Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Appunti sparsi di cose

Il virus continua a tenere banco nelle notizie e per il momento sono una semplice spettatrice e cerco di proteggermi come faccio sempre tutti gli inverni quando circola l’influenza.
L’unica aggiunta è che per il momento ho sospeso del tutto le uscite con l’assistente, ma non le uscite, perché comunque sono andata fuori.

Ieri è stato un giorno che la mia testolina matta aveva inserito nei giorni importanti da ricordare.
Per fortuna mi era capitata sotto occhio questa ricorrenza qualche giorno fa, altrimenti mi sarei trovata ancora più in difficoltà di quanto non sia stata lo stesso, perché i giorni mi sono letteralmente volati sotto il naso e mi sono ritrovata a dover fare praticamente tutto il lavoro ieri!

Ieri era infatti un compleanno speciale (uno dei tre della giornata) e siccome l’anno scorso ero riuscita a trovare la spinta giusta solo troppo tardi, per quest’anno mi ero messa un promemoria qualche giorno prima.
Per fortuna il promemoria di qualche giorno prima l’ho visto qualche giorno prima, così ho avuto il tempo di pensare e riflettere… su quale fosse il miglior modo di fare la figura da cretina!
…un po’ con l’acqua alla gola, e non riuscendo a fare quasi niente altro per buona parte della giornata, alla fine sono riuscita a scrivere un augurio e a spedirlo al destinatario prima che la giornata finisse (18,30).

Lo so bene che quando i miei pensieri toccano questo argomento, o per meglio dire questa persona, improvvisamente perdo lucidità e su di me prende possesso Eiloj.
Lo so. Ne sono consapevole.
Il fatto è che non riesco a trattenerla, e non perché sia troppo prepotente, proprio perché non ho nessuna intenzione di risparmiarmi la figura di merda che so che farò quando mi guida lei!
Una roba tipo autolesionismo praticamente: decido, con premeditazione e consapevolezza, di fare grandissime figure di merda!
O forse, per meglio dire, delle grandi figure da deficiente ritardata!

Il tragico è che tutta sta cosa, dalla preparazione a quello che provo dopo considerandomi scema, mi diverte davvero un sacco! Mi fa quasi venire il solletico in testa e lungo tutto il corpo! (ripeto: Una deficiente! a sto punto dovrò accettare di esserlo davvero!)
Mi ritrovo a sorridere da sola e dirmi che sono davvero cretina e faccio figure da cretina sapendo di farle e che mi ci diverto pure!

So però quale è il guadagno di tutto questo: sono sicura, certa, che su quel viso, per il tempo della lettura, è spuntato un sorriso!
…poi avrà pensato di sicuro: “guarda sta deficiente!” ma ha sorriso e solo questo mi paga di tutto!

Ma c’è un’altra cosa che voglio scrivere per tenerne nota, ed è che sto virus mi sta dando la spinta a fare anche una cosa che stavo lasciando in sospeso da anni!
Sto mettendo seriamente mano ai testamenti e se riuscirò a completare tutte le parti più importanti riuscirò a far arrivare la questione ai miei genitori senza scatenare troppe ansie, disagio o preoccupazioni.
Ecco, questa forse sarà davvero una delle cose buone che avrà portato questa emergenza!