Senza una categoria

E finalmente siamo trasferiti!!!!

E alla fine ce l’abbiamo fatta!
Dopo aver rinviato, rimandato, procrastinato per ogni possibile motivo, dal filo non sistemato ai mobili non montati, al troppo vicino alle vacanze, alla fine siamo riusciti a traslocare in casa nuova.

E’ bella, mi piace, ha tre terrazzini e ho una camera gigantesca rispetto a quella in cui ho vissuto in questi 42 anni!

Apparentemente è andato tutto bene, il trasferimento, intendo, perché altre cosette non sono andate benissimo e non mi riferisco ai restauri perché di quelli so poco o nulla.

Il mio bagnetto, ad esempio!

Il super WC tanto desiderato, tanto sognato… non riesce a fare su di me nessun lavaggio!
La posizione del mio culo non è compatibile con i getti e io non posso sedermici che così!
Quindi al mattino è proprio un gran disagio e finirà pure che mi faccio male, perché devo usare il doccino della doccia e ovviamente mi lavo anche le scarpe perché non è certo la posizione giusta!

Sono abbastanza rattristata da questa cosa, era forse l’unica che mi rendeva felice del cambio casa.

Passerà! Alla fine passa sempre tutto e troverò il modo di fare le cose ugualmente senza disagio, ma al momento sono un po’ triste, ecco!

Comunque…
Ho ovviamente portato il mio PC, e siccome sulla scrivania ho il porta cavi, ho pensato che fosse una buona idea etichettarli.
Eh, già! Ottima idea!

Prendo carta penna scotch e mano a mano che il papà attacca i jack io preparo i foglietti e li attacco.

I cavi hanno due estremità, spina e jack.
Da quale parte pensate che abbia messo la targhetta?
Oh, YEA! dalla parte del jack, OVVIAMENTE!!!

Sono un genio e dovevo dimostrarlo nuovamente a me stessa!

Comunque sapevatelo, cambiare modem è un delirio! Gli aggeggini che hanno bisogno della rete sono sempre di più e io devo ogni volta (o quasi) digitare la pwd perchè non sempre c’è qualcuno disponibile ad andare a schiacciare il pulsante del modem che ovviamente è in un posto fuori dalle scatole (e non più sopra alla mia testa) ma a me è sempre e comunque inaccessibile! (che senso ha tenerlo a portata di mano mia?)
Per ora ho fatto:
2 PC (mi manca il terzo)
kobo
3 telefoni
tablet
TV
portal
Alexa (che non ne voleva sapere di riconfigurarsi)

Anche il letto, comunque ha i suoi problemini, purtroppo!
Innanzitutto è troppo alto ma per fortuna c’era la pedana altissima che il papà aveva costruito sperando di farmi usare i divani che c’erano qui e che si è rivelata ottima per salire sul letto; e avendo le doghe, ha anche una voragine ad altezza testa, che rende impossibile metterci il rialzo che avevo prima (una coperta), quindi stiamo studiando un sistema alternativo. Nel frattempo mi alzo col torcicollo ogni mattina e/o con un mal di testa da apnee che resto rimbambita fino all’ora di pranzo!

Però la casa è bella!

Cose di me · Pensieri e Riflessioni

Ho finito l’ottimismo

Ho finito l’ottimismo e non so davvero dove andare a prenderlo!

Se fino a una settimana fa potevo ancora pensare che “andrà tutto bene“, ora sono assolutamente certa che non andrà, non solo “bene“, ma nemmeno decentemente, e che sarà un disastro sanitario, economico, sociale…

Oggi più che mai si è capito che stavamo semplicemente navigando a vista e le concessioni fatte ieri sera lo dimostrano. Riapriranno le attività commerciali, le fabbriche e tutto quello che ha a che fare col lavoro ma non perché i dati dicono che sia possibile farlo, bensì perché i danni economici sono troppo pesanti.
Hanno allentato le restrizioni non perché i contagi sono molto ridotti, ma perché la gente è stufa di stare a casa e l’economia deve riprendere a funzionare.

Ebbene si, i danni economici. Quelli delle vite perse chissenefrega!
Le vite che verranno perse a partire dalla fine della prossima settimana saranno semplicemente un “rischio che dobbiamo assumerci”, insomma una cosa ineluttabile, tipo il caldo d’estate… capita!

Non ero contenta di come si erano comportati gli italiani nel momento in cui è stato dichiarato il lockdown, ma ora sono amareggiata per come sono andate le cose. E sono già arrabbiata per come andranno, perché è altamente probabile che torneremo alla situazione di 20 giorni fa nel giro di 2 settimane. Ed è inutile che mi vengano a dire che faranno sorveglianza stringente, se poi appena chiuderanno tutto ci sarà di nuovo la grande fuga dal centro di contagio!

Sarà una strage di nonni, tanto per cominciare! Perché se i genitori saranno costretti a tornare al lavoro e in assenza della scuola, saranno costretti a lasciare i figli minorenni a qualcuno, questo qualcuno saranno i nonni (cioè soggetti ad altissimo rischio di morte e ospedalizzazione).
La catena di contagio però non sarà immediata, prima si contagerà uno dei genitori andando al lavoro, dopo 5 7 giorni diventerà contagioso e infetterà il coniuge prima e i figli poi. I figli incuberanno senza sintomi ma diventeranno contagiosi per i nonni dai quali andranno tutti i giorni. E via che la giostra riprenderà a girare!
Per me questo è assolutamente inaccettabile, incomprensibile e fondamentalmente da criminali.

Ancora più criminali (e lo dico da credente praticante) sono i vescovi e la Chiesa che chiede la possibilità di fare Messe. Come pensano di impedire che le signore che non si vedono da più di un mese (qui comunemente chiamate babe), non si salutino con baci e abbracci (qui comunemente chiamati basi e strucchi)?
Se i cinema sono vietati perché luoghi chiusi, per quale motivo dovrebbe essere consentita una Messa.
Oggettivamente la situazione è la stessa: luogo chiuso, diverse persone dentro e con l’aggravante che a Messa si risponde al prete (e gli sputaccchi si disperdono nell’aria), al cinema almeno si sta zitti, di solito!
E finita la Messa come verranno sanificati gli ambienti dal momento che dovranno essere sanificati anche i camerini prova?

Prima di ieri sera avevo messo in conto almeno un altro mese di reclusione domestica a cui aggiungevo 15 gg dopo che sarà dichiarato il “liberi tutti”, ma se le cose andranno come penso, l’asfalto del mio giardino lo vedrò non prima di fine giugno!

“Ma tanto… non hai detto che a te non pesa stare a casa perché fai comunque quello che fai di solito? Di che ti lamenti?” Perfettamente logico, in fin dei conti è una mia scelta cercare di salvarmi la vita, a te che te ne frega, mica muori tu!

Pensieri e Riflessioni

Si avvicina Pasqua

Ormai non so più da quanti giorni vivo col pensiero fisso, cioè lo so, e sono 33 giorni oggi, ma sembra un’eternità.

Sembra un’eternità non tanto perché sembra passato tanto tempo, ma perché questo tempo che è passato è talmente uguale a se stesso che non vi è distinzione tra quello che è accaduto ieri da quello che è accaduto 3 settimane fa.

Per fortuna ho questa stupida abitudine di scrivere molte cose nella mia agenda-diario da scrivania, quindi posso vedere che le giornate sono state in qualche modo diverse, ma restano comunque terribilmente monotòne.

Io sono al sicuro, mi sento protetta, anche se, quando il papà va a fare le spese, sono tesa e angosciata. E la cosa mi fa soffrire perché, proprio perché è il più esposto, ha deciso di auto isolarsi anche in casa, quindi non ci vediamo praticamente mai. O almeno, non come prima.
Per fortuna siamo riusciti a fare la spesa con consegna in negozio, per quasi un mese, ma la prima spesa ci verrà consegnata solo tra una settimana e nel frattempo ha dovuto provvedere lui.

Io e i miei stiamo cercando di proteggerci, di seguire le regole e fare la nostra parte e questo mi tranquillizza molto, però non posso non riflettere sulla scarsissima collaborazione e comprensione della situazione che hanno dimostrato i miei concittadini, e sono seriamente preoccupata per la imminente Pasqua, visto che comunque, già adesso, ci sono adolescenti allo sbaraglio che si trovano in giro per le città e gente che non ha la minima idea di cosa significhi “strettamente necessario” e va a far le spese ogni giorno o chi per un pacco di farina vorrebbe farsi un chilometro a piedi.

Per come sono andate le cose finora non mancheranno di sicuro gli italiani che andranno a fare festa assieme, specie a Pasquetta, ma anche a Pasqua, ma anche dopo il 2 aprile, visto che per molti è segnato in rosso sul calendario come “fine quarantena”!
…e questo mi terrorizza!

Mi terrorizza perché la situazione dei contagi, che già ora non da cenni di miglioramento, peggiorerà in modo catastrofico.
Mi terrorizza perché mi costringerà a stare chiusa in casa per almeno un altro mese [che ottimista che sei!] e sebbene riesca ad impegnare le mani e il tempo, non riesco a tenere a bada l’ansia, l’angoscia, la paura di finire contagiata o che si contagi qualcuno a cui voglio bene. Perché, si è ben visto, la distrazione è questione di un batter di ciglia (o non dipendere minimamente da te) e più tempo devi stare attento a qualcosa, più è probabile che ti distrai anche solo per un minuto, e poi ti ritrovi con un test positivo e a quel punto sono 14 giorni di angoscia terrificante e ingestibile! [anche qui ottimista, perché se sei talmente grave da aver bisogno della terapia intensiva, ti spettano 20 giorni di terrore, vero!]