Pensieri e Riflessioni

Un pensiero, all’improvviso

Non stavo facendo nulla di particolare e all’improvviso mi sono venuti in mente quelli che lasciano le recensioni negative sui ristoranti, e ho fatto questo pensiero, che probabilmente si collega anche ad una cosa su cui avevo riflettuto al mare: mi da idea, sembra quasi che stia diventando sempre più frequente che la gente percepisca la realtà, la vita, le cose che succedono e quelle di cui fanno esperienza, non come qualcosa di collegato alla vita, qualcosa appunto di cui godere, qualcosa da percepire, ma come se fossero degli spettatori e che quello che gli si presenta davanti sia messo lì per loro e che debba poi essere valutato, qualcosa quindi che esiste solo perché gli diano un punteggio positivo o negativo.
Quindi non più come qualcosa di estraneo di casuale, di vitale, inteso come cosa che fa parte delle vicende della vita!

Questo pensiero un po’ mi turba.

Pensieri e Riflessioni · Zia Sara

Cose belle che fanno stare bene

Piccole gioie e eventi piacevoli che fanno molto piacere e che rendono speciale un bel pezzo di giornata.

La prima di queste cose è che io, proprio io, che riesco a malapena a tenere su il telefonino con una sola mano, sono stata l’unica che è riuscita a far aprire la bocca e mangiare il mio nipotino che non mangiava da un giorno intero per colpa del male ai denti! Una soddisfazione e una gioia non da poco! Avevo gli occhi licidi mentre lo imboccavo!

Un’altra cosa bella che è successa è stata che il professore del liceo che avevo incontrato qualche settimana fa mi abbia scritto e espresso il piacere di mantenere i contatti. Ne sono molto felice, e sicuramente cercherò di scrivergli ogni tanto.
Anche perché già da qualche mese stavo aspettando di trovare un “nonno” tramite l’iniziativa dei nipoti di penna che ho conosciuto tramite i social. Ma ancora non avevo trovato nessuno.
Posso quasi dire che il nonno di penna ha trovato me!

Pensieri e Riflessioni

Riflessione in pre-sonno pomeridiano

Riflettevo poco fa sulle azioni messe in campo dagli hacker di Anonymous nella guerra a Putin: caricando foto della attuale situazione degli edifici, mandando vere notizie nelle reti nazionali o musiche ucraine, invitando i cittadini occidentali a mandare feedback camuffati in tutti i ristoranti, e chissà cos’altro che non ho saputo…
Dicevo… Riflettevo sulla loro potenza e non ho potuto ignorare questa domanda “e se invece di essere dalla parte degli invasi, fossero stati dalla parte degli invasori?”
Quali danni e quali conseguenze potrebbe avere una guerra combattuta da paesi reali con armi reali, se esiste un esercito sotterraneo e sconosciuto, con armi ben più potenti dei missili, che si può schierare da una o dall’altra parte?
L’economia (ma anche la medicina lo abbiamo scoperto proprio di recente), si è visto, e si sa purtroppo da anni, che si è fatta guidare dal mercato, come è ovvio che sia, e ora ci ritroviamo con fabbriche di elementi vitali per la nostra economia, ormai basata sull’elettronica, che sono in paesi problematici, ci ritroviamo senza grano e senza gas, con petrolio centellinato, una economia ferma perché mancano pezzi speciali perché provenienti da paesi orientali.
E le telecomunicazioni? Siamo sicuri che quelle siano tenute al sicuro? L’Europa avrà pensato ad un qualche sistema per garantire la comunicazione interna anche in casi di calamità? Non parlo necessariamente di internet e reti, parlo di telefonate, contatti, comunicazioni.
Ricordo ancora quando ci fu lo tsunami, improvvisamente si “scoprì” che senza elettricità cascava il mondo e i primi segnali dai villaggi sperduti vennero raccolti dai radioamatori perché la radio, si sa, funziona sempre e ha bisogno di pochissima energia per funzionare, basta una batteria. Però bisogna averla questa batteria e avere anche chi la sa usare la ricetrasmittente!