Cose di me

Storiella della notte

Spesso, quando non riesco a dormire, una delle tecniche che uso per cercare di prendere sonno è il raccontarmi una storia (vedi “tecniche per dormire“)
Stanotte mi sono svegliata e pensando che l’ora di alzarsi fosse vicina, non mi sono preoccupata di riprendere sonno ma ad un certo punto, siccome mi sembrava fosse passato molto tempo, ho guardato l’ora, erano le 5.37!
A quel punto ero quasi sveglia del tutto e per cercare di prendere sonno mi sono raccontata questa storia.
Ho preso appunti al momento e poi l’ho buttata giù stasera mentre facevo la mia sessione dell’unica attività muscolare che mi è concessa.
Non ho voluto modificarla e non lo farò, quindi ve la riporto così come è uscita dalla mia testa così potete capire cosa significa aver a che fare con Cervello Iperattivo, di notte!

Buona lettura!

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C’era un bambino che ogni mattina,quando entrava in classe, dopo essersi levato la giacca e aver appoggiato lo zaino sul banco, si sedeva in un angolo dell’aula con la schiena e le mani contro il muro fino al suono della campanella. I suoi compagni sapevano perché e non facevano domande.
Un giorno arrivò un nuovo compagno e, vedendo la scena iniziò a chiedere, ma tutti i compagni rispondevano allo stesso modo “poi, se vorrà, sarà lui a spiegarti”
Quando finalmente arrivò la ricreazione i due compagni si incontrarono.
-Ciao
-Ciao
-Perché stamattina facevi quella cosa strana?
-Stavo facendo uscire le preoccupazioni dalla finestra?
-Cioè?
-Io ho un dono particolare, io sento quando le persone sono preoccupate per qualcosa e lo percepisco come un vento forte. Se non lo faccio uscire dalla finestra non riesco a seguire le lezioni perché mi distrae!
-Forte! Quindi tu togli le preoccupazioni alla gente?
-Non esattamente! Io sento il vento della preoccupazione e posso farlo andare da un’altra parte. Non le faccio sparire!
-Ma a chi è preoccupato succede qualcosa? Smette di preoccuparsi?
-Non proprio… però dicono che, dopo che ho fatto uscire il vento, sentono che le preoccupazioni pesano meno! Però non spariscono!
-Figo! E sei l’unico in famiglia ad avere questo potere?
-No. Anche mia sorella.
-Chissà quante volte l’hai usato!
-In casa ci è stato vietato di usare i nostri poteri!
-E gli altri componenti della famiglia hanno il tuo stesso potere?
-No! Sono sicuro che mia sorella ne ha uno e sospetto che mio padre ne abbia uno diverso, ma di mia mamma non sono ancora riuscito a capire…
-Che poteri hanno?
-Mia sorella riesce a capire se una persona sta dicendo la verità oppure no. Di mio padre non sono sicuro ma penso riesca a leggere nel pensiero, o almeno le intenzioni delle persone!
-Di tua mamma non sospetti nulla?
-Purtroppo no, è come tutte le altre mamme: li possiede tutti e tre!