Cose di me · Eventi · stilografiche

Il mio nuovo progetto, il BuJo

Ormai la mia agenda preferita è diventata una barzelletta conosciuta ovunque e, non so se lo avevo detto, ne avevo parlato anche nel blog delle stilo, per chiedere consigli e aiuto.

Il caso ha voluto che la trovassi il giorno dopo cercando le vere dimensioni, ma non è di questo che voglio parlare.

In quella discussione è ovviamente venuto fuori chi fa il figo e l’agenda se la fa, ma anche chi usa il metodo del bullet journal.

Avevo sentito questa parola già tempo fa ma le ricerche che avevo fatto mi avevano portato a pensare fosse una roba da adolescenti che decorano i propri diari, quindi il fatto che me ne parlasse un adulto che lo usava, mi ha fatto incuriosire, così, grazie a G, sono riuscita ad avere il primo è unico manuale vero del metodo.

E me lo sono letto. È stato il 27mo libro dell’anno.

E infatti ho scoperto che avevo completamente frainteso lo scopo e le funzioni di questa cosa che viene chiamata BuJo e che serve a chi ha tante cose da fare anche contemporaneamente e rischia di rimanere risucchiato dagli eventi. Serve quindi per dare ordine e priorità alle varie cose e idee e per progettare il futuro e il proprio tempo.

E anche se la mia vita è tutt’altro che zeppa di impegni e cose da fare, mi sta venendo sempre più forte la voglia di provare a tenerlo, iniziando dall’anno nuovo. Non credo mi serviranno tutte le parti di cui parla o che farò tutto quello che suggerisce di fare (tipo il necrologio alla me di ora è alla me che vorrei diventare), pero mi sembra un buon modo per mettere la mia passione /mania /fissazione per le stilo in qualcosa che abbia un suo scopo reale e una certa utilità visto che prevede che ci si scriva a mano e molte cose diverse.

Mi resta da capire quale sia il quaderno più adatto alle mie esigenze e conoscendomi potrebbe non essere una cosa così immediata 😉