Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Il mio posticino nascosto

Questa mattina ho ricevuto un messaggio da un amico che mi avvisava che una conoscenza comune era ricoverata in ospedale.
Non ha specificato cosa sapesse di più di questo, ma io questa persona l’avevo incontrata, in ospedale (appunto) qualche tempo fa e non se la passava granché bene, quindi ho subito pensato cose brutte.

Quando dopo pranzo i pensieri hanno rallentato la loro corsa, ho ripensato a lui e mi sono ricordata che ne avevo scritto qui, così sono andata a cercare.

Era passato più tempo di quanto mi ricordassi e rileggere le mie parole mi ha fatto uno strano effetto.

Non saprei dire cosa, ma ho apprezzato questo mio posticino privato perché se fosse stato un diario vero probabilmente non le avrei ritrovate. Era quasi una carezza, un giaccone caldo quando si ha freddo…

Ora è sera e i pensieri sono di nuovo lenti e da qualche minuto mi sto chiedendo (di nuovo) come si può non temere la morte quando sai che sta per arrivare.

Non conosco le sue condizioni, e potrebbe essere tutt’altro perché magari ha superato il problema di salute che stava affrontando! In fin dei conti è passato un anno da quando l’ho incontrato!
Ma è un pensiero e i pensieri non si possono comandare.

Cerco di dirmi che, come sempre succede, non sai di avere la forza fintanto che non ti succede di dover superare i tuoi limiti… ma vi posso assicurare che sto facendo molta fatica. E nemmeno pensando a lui riesco a non pensare a questa cosa.

C’è però un fatto che mi conforta, ora per lui e nel futuro per me, e di cui sono venuta a conoscenza per due volte negli ultimi anni, e cioè che nel mio ospedale la terapia del dolore viene garantita ed è consuetudine per chi sta aspettando di passare da questo mondo.

Spero che il mio alert non mi porti brutte notizie.