articolo · Pensieri e Riflessioni

Decisione difficile ma i tempi erano maturi

Non più tardi di un mese fa era mia ferma intenzione aspettare ferragosto per poi scrivere una mail alla gentaglia (appellativo che si sono guadagnati) dell’università per chiedere delucidazioni riguardo all’articolo. Già stavo pensando al tono da usare, se far finta di credere che fosse già stato spedito o se invece chiedere semplicemente notizie.

Avrei anche usato il blog per esporvi i fatti e chiedere aiuto e consiglio su come fosse meglio comportarmi.

Invece sono stata in vacanza e alla fine sono arrivata ad una decisione che per il momento ritengo essere la migliore.

Mi costa, perché metto un bel guinzaglio alla mia indole vendicativa che mi ribolliva nelle vene, ma è l’unica soluzione che mi permetterà, col tempo, di far sbollire tutto ciò che, di questo articolo, mi ingarbuglia la pancia.

Ho deciso che lascio perdere!

Non ho detto che non mi interessa più, ho detto che lascio perdere.
Anche se fa male.
Anche se mi costa.

In fin dei conti è stato il prof a chiedermelo e se a lui non interessa sapere come procede il lavoro, o se ne è dimenticato (cosa certa visti i precedenti e visto il tempo trascorso), significa che non ci teneva così tanto a pubblicare il lavoro o magari si è reso conto che ciò che ho fatto era effettivamente campato in aria come ho sempre cercato di dire io.
S probabilmente ha le sue cose da fare e non la biasimo. Da ciò che mi ha raccontato ad aprile, il tempo ulteriore da dedicare all’articolo sarebbe stato veramente molto, e doverlo fare per una cosa che non è nemmeno tua, beh, anche io forse avrei tirato il culo indietro.

Fatto sta che un briciolo di serietà me lo sarei aspettato specie se ad un certo punto si sono resi conto che era inconsistente. Cerchi una mia mail, mi contatti e me lo dici o per iscritto o a voce.
Per come sono andate le cose da aprile ad oggi e specialmente nell’ultimo anno, se ne sono di certo scordati e io non ho nessuna intenzione di dar loro questa bella notizia, ne tantomeno di rincorrere la gente. Non più. Non di nuovo per questo articolo.
La mia vita è già complicata da gestire così com’è, psicologicamente parlando.
Faccio come i giapponesi, aspetto il nemico sulla sponda del fume: vedremo se, quando (e sopratutto come) avranno il coraggio di farsi vivi… se tra qualche mese gli tornerò in mente!

Ai miei occhi si sono dimostrate persone inaffidabili anche se durante la tesi mi hanno seguito bene e sono soddisfatta e orgogliosa di quanto fatto.
Se verrò contattata nuovamente deciderò se rispondere.
Mi prenderò i miei tempi per decidere… e se mi passerà di mente?? eeeeh pazienza!