Cose di me · Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Confucio o Aristotele?

Come è scritto in un saggio che sto leggendo sullo scrivere bene, è sempre cosa buona cercare le fonti quando si deve citare qualcosa.
Io l’ho fatto ma non sono riuscita a capire se questa massima sia di Confucio o di Aristotele e per di più io credevo fosse in proverbio buddista!
In realtà le versioni simili sono due:

Se c’è soluzione perché ti preoccupi? se non c’è soluzione perché ti preoccupi?
Se c’è rimedio perché ti arrabbi? se non c’è rimedio perché ti arrabbi?

Mi è tornata in mente perché è da molti anni che la conosco e l’ho fatta subito mia, cercando di aggrapparmi e di farne il mio modo di vivere, specie in quei momenti in cui lo sconforto prende il sopravvento, assieme alla sempre valida ma revisionata:

comportati con gli altri come vorresti che si comportassero con te

(revisionata perché l’originale è al negativo e trovo che sia un po’ riduttiva!)

Qualche giorno fa sono stata dall’ennesimo medico che mi ha dato l’ennesima identica diagnosi, che io non voglio accettare!
Questa volta però la mia mente ci ha ragionato su e forse la soluzione l’ho trovata ma…

Lo so, noi pazienti non dobbiamo crederci medici ma è anche vero che se un paziente ha una storia complicata è anche l’unico a poter trovare le soluzioni…
E io sono assolutamente certa, a questo punto, che la mia “diagnosi” sia corretta ma siccome le cose che mi riguardano non possono mai essere semplici e lineari: “non si può riscontrare con esami diagnostici” e l’unica soluzione esistente non può essere applicata su di me!
Bello!
Tutto bellissimo!
Vorrei solo mettermi ad urlare perché a questo punto tutto questo ha anche un colpevole e io lo conosco!

Mi faccio tenerezza da sola!!! Mi viene da piangere, un po’ per rabbia, un po’ per riconoscenza!
Io che ero terrorizzata dalle conseguenze dirette che temevo mi avrebbero precipitato in una spirale di peggioramenti, mi ritrovo a dover affrontare un danno causato da chi non ha avuto nessun ruolo nel donarmi una seconda meravigliosa vita!

Io che a questo punto ho paura dei miei stessi desideri!
Di questi desideri ne ho avuti altri, in passato, e in particolare gli ultimi, forse espressi con voce troppo alta, sono stati esauditi in un modo decisamente alternativo e questo mi fa pensare che qualcuno lassù abbia un suo personalissimo senso dell’umorismo e… come mi dico spesso (tanto ormai citazione per citazione, sto post va così!):

“stai attenta a quello che desideri e a come lo desideri, perché potresti essere esaudita in modi che nemmeno immagini!” Sara B.