articolo

I giochi son fatti, ora a lavorare!

Finalmente ci siamo!
No… Scusate…
ODDIO, ci siamo!!

Alla fine l’ora è arrivata e io, il prof e M siamo giunti ad un punto fermo, ovvero abbiamo trovato il bandolo della matassa dei miei dati e ora possiamo costruirci attorno un paper!
Che vi posso dire…

Sono preoccupata… perché dovrò scrivere in inglese.

Sono preoccupata… perché non dovrò sparare cazzate (e pure il prof ha avuto modo di sottolineare la cosa, il che da un lato mi piace perché lo considero un commento affettuoso e dall’altro mi preoccupa perché se l’ha verbalizzato lui vuol dire che ne ho sparate di Davvero Troppo Grosse!)

Sono preoccupata… perché dovrò tirare fuori dei materiali sepolti nelle cartelle risalenti a circa due anni fa* e che già all’epoca mi avevano fatto penare non poco a causa di un (secondo me) difetto del programma usato. E da brava castrona al prof l’ho pure detto, testuali parole “mi viene ma di pancia a dover tirare fuori le mappette, ho salvato troppi file di avanzamento dei lavori e dovrò cercare quello migliore”

Ma sono anche emozionata perché è una roba importante! Una roba che potrebbe finire in qualche tesi di laurea e citata sicuramente in altri articoli! Una Gran Roba, insomma! Non che io abbia tutte ste gran velleità di diventar famosa, ma di solito i paper funzionano così, servono per essere citati a conferma di ciò che si sta dicendo o come esempio di lavoro precedente.

Son già che penso che a me e alla mia carriera non servirà a nulla, perché non ho una carriera, e che potrei cedere il primo posto a chi in realtà necessita di pubblicazioni, ovvero S e M, oltre ovviamente al prof ma lui deve necessariamente starci perché responsabile dell’ambaradan…

Non mancherò di farvi partecipi di questo evento, ma sopratutto spero di non dover raccontare troppe brutte figure o troppi casini!

____
* Sembra quasi che il recupero del materiale antico e sedimentato sia andata molto meglio di quanto avessi previsto. L’ho trovato senza troppa difficoltà anche grazie al fatto (di per se incredibile) che il programma avesse ancora in memoria uno dei progetti salvati per la creazione di suddette mappe quando le feci per la tesi, più di 1 anno fa. Incredibile perché nel frattempo ho cambiato pc e in questo ho caricato il backup del precedente con grandissima difficoltà e il programma in questione ha sta caratteristica odiosa che se gli carichi un file lo devi lasciare esattamente dove sta perché se lo cambi di cartella, il programma non lo trova, non te lo dice, però non te lo carica! A meno che non si tratti di file da lui stesso elaborati, nel qual caso te lo dice: “il file che era qui non c’è” sta alla tua fantasia sapere come si chiamasse o quale fosse!